ACQUA DELGI DEI Canto delle Sirene100ml Made in Calabria Fragranza Amaliante
€74,00
SIRENE, tra la terra e il mare.
Le Sirene erano esseri misteriosi, affascinanti ed eversive, figlie del dio fiume Acheloo e di Calliope, la musa del bel canto.
Secondo un antico oracolo chiunque avesse ascoltato il loro canto e avesse resistito, ne avrebbe decretato la morte.
Nel XII libro dell’Odissea Ulisse e i suoi compagni si imbatterono nelle Sirene.
La maga Circe fu la prima ad avvertire Ulisse del pericolo teso in mare da queste figure leggendarie, consigliando all’eroe e alla sua ciurma di turarsi le orecchie con della cera, in modo che non potessero lasciarsi ammaliare dal loro canto.
Ulisse però, spinto dalla sua implacabile e leggendaria curiosità, tappò le orecchie solo ai compagni e da questi si fece legare con una grossa corda e nodi indissolubili all’albero della nave in modo da poter ascoltare la voce delle Sirene, riuscendo a resistere al loro inganno e a mettersi in salvo.
L’erotismo ammaliante e affabulatorio delle Sirene, racchiuso nella voce suadente oltre che nella corporeità, è testimoniato da diverse opere.
Nel IV libro delle Argonautiche, Apollonio Rodio narra le gesta di Giasone e del suo equipaggio che, di ritorno dalla Colchide con il vello d’oro, si imbatterono nelle Sirene. La dolce melodia della lira di Orfeo, sovrastò però il loro canto, aiutandoli a mettersi in salvo.
TERRITORIO, LEGGENDE, ESPERIENZE DA VIVERE
Acqua degli Dei racchiude le meraviglie di una terra che accolse eroi e ispirò poeti e offre esperienze uniche da vivere in Calabria
ULISSE E L’IRRESISTIBILE CANTO DELLE SIRENE
La famosa prova di Ulisse e dei suoi compagni, chiamati a mettersi in salvo dal canto ammaliatore delle sirene, è tradotta dai due accordi olfattivi Acqua degli Dei: l’eau de parfum Ulisse, dedicato alla figura di un eroe di grande forza e profondità d’animo e l’eau de parfum Canto delle Sirene, un profumo sospeso tra la terra e il mare, simbolo dell’irresistibile erotismo delle leggendarie Sirene.
CANTO DELLE SIRENE Un melodioso e ammaliante canto che rapisce la mente e il desiderio di conoscenza degli uomini e non lascia scampo ai naviganti, se non all’arguto Ulisse.
È quello delle Sirene, leggendarie figure dall’erotismo irresistibile che erompe in una fragranza sospesa tra la terra e il mare.
Un profumo ribelle, libero, enigmatico. Una folata di vento improvvisa, la forza dirompente del mare si adagia sui toni lussureggianti della natura più selvaggia. I toni cangianti degli agrumi, si combinano a sentori verdi. Effluvi salini si uniscono ai toni di alga marina e fiori che rievocano la femminilità nascosta, voluttuosa, schiva e dirompente di una donna indipendente.
SIRENE, tra la terra e il mare.
Le Sirene erano esseri misteriosi, affascinanti ed eversive, figlie del dio fiume Acheloo e di Calliope, la musa del bel canto.
Secondo un antico oracolo chiunque avesse ascoltato il loro canto e avesse resistito, ne avrebbe decretato la morte.
Nel XII libro dell’Odissea Ulisse e i suoi compagni si imbatterono nelle Sirene.
La maga Circe fu la prima ad avvertire Ulisse del pericolo teso in mare da queste figure leggendarie, consigliando all’eroe e alla sua ciurma di turarsi le orecchie con della cera, in modo che non potessero lasciarsi ammaliare dal loro canto.
Ulisse però, spinto dalla sua implacabile e leggendaria curiosità, tappò le orecchie solo ai compagni e da questi si fece legare con una grossa corda e nodi indissolubili all’albero della nave in modo da poter ascoltare la voce delle Sirene, riuscendo a resistere al loro inganno e a mettersi in salvo.
L’erotismo ammaliante e affabulatorio delle Sirene, racchiuso nella voce suadente oltre che nella corporeità, è testimoniato da diverse opere.
Nel IV libro delle Argonautiche, Apollonio Rodio narra le gesta di Giasone e del suo equipaggio che, di ritorno dalla Colchide con il vello d’oro, si imbatterono nelle Sirene. La dolce melodia della lira di Orfeo, sovrastò però il loro canto, aiutandoli a mettersi in salvo.
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